Alla periferia di Nairobi l’estrema povertà obbliga le persone a fare di tutto pur di sopravvivere. Lavori alla giornata sottopagati, abuso di colla per non sentire la fame e il freddo, elemosina e prostituzione sono solo alcuni degli espedienti di chi non ha alternative, molte volte perché privo di risorse.
È una realtà che noi conosciamo bene, vivendo e operando in quelli che sono tra i quartieri più poveri della città, come Githurai 45. Proprio qui abbiamo incontrato tante ragazze e giovani donne che, per portare avanti la propria vita e quella della famiglia, si prostituiscono (si stima siano circa 40.000 in tutta Nairobi).
Sono sole, spesso con figli, abbandonate dai mariti o con mariti assenti, che hanno perso il lavoro e hanno dovuto scegliere la prostituzione perché non avevano alternative. Molte di loro vivono in altre zone della città, ma ogni giorno, mentre i figli sono a scuola, vanno nei cosiddetti “Club”. Quasi sempre la famiglia non sa, per paura del pregiudizio e dello stigma sociale fingono di svolgere altri lavori. Lo fanno anche se i rischi sanitari sono enormi, così come il pericolo di abuso, arresto e violenza, visto che la prostituzione è illegale e lo Stato non le protegge.
Aiutarle è un atto di giustizia che possiamo compiere grazie al Progetto SA.F.E finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, perché possano riprendere in mano la propria vita raggiungendo l’emancipazione economica e sociale.
1. Fornire un primo supporto ad almeno 100 donne dai 16 ai 30 anni identificate nei quartieri Githurai 44 e 45 dai nostri volontari e operatori in loco durante le uscite settimanali in strada con la collaborazione di una ginecologa esperta in prevenzione e counseling
A seconda delle necessità, ciò si traduce in:
2. Garantire formazione professionale ad almeno 30 donne vulnerabili provenienti da contesti di strada
I corsi di catering ed estetica, totalmente gratuiti, sono svolti nell’Amini Home, una struttura in affitto sistemata e aperta a febbraio 2023 per ospitare le attività formative, di supporto e consulenza. Per permettere l’interruzione di attività lavorative illegali, ogni donna riceve un piccolo compenso e al termine delle lezioni svolge un tirocinio in contesti aziendali.
3. Garantire a 20 ragazze l’opportunità di avviare piccole attività generatrici di reddito
Le ragazze partecipano a brevi corsi di imprenditorialità, business, strategia e gestione finanziaria e ricevono piccoli fondi per l’acquisto di attrezzature. Vengono anche sostenute in itinere, per verificare l’andamento delle nuove attività e apportare eventuali correzioni, e affiancate a livello psicologico durante questo nuovo viaggio di scoperta verso la propria autonomia.
4. Accompagnare le donne che hanno figli dal punto di vista educativo e genitoriale
Le donne partecipano a meeting individuali e momenti di gruppo sui valori familiari e sulla genitorialità e vengono sostenute nel pagamento delle spese scolastiche per i figli e delle cure mediche necessarie. Data l’elevata povertà, ad alcune di loro viene anche dato un supporto alimentare.
Con il contributo di:
Via Valverde, 10 - 47923 Rimini (RN)
tel: +39 0541 909700
mail: segreteria.condivisione@apg23.org
Codice Fiscale: 91014590409
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